Anziché Il Palio di Bonifacio VIII
FIUGGI RIEVOCHI I FASTI DE “LA BELLE EPOQUE”
di Colombo Incocciati
Anche il Comune di Fiuggi, con l’iniziativa di Franco Paris (responsabile del Suap) e di altre associazioni fiuggine, si è fatto contagiare dalla manìa, ormai dilagante, di organizzare “Un bel Palio Medievale”; scimmiottando così decine di altri Paesi della Provincia, dove le ridicole e stucchevoli manifestazioni di questo tipo, non si contano più, e in alcuni di essi (come Anagni) le presenze turistiche, anziché crescere, diminuiscono. A codesti improvvisati storici, è bene ricordare che, ai tempi di Bonifacio VIII, il Castello di Anticoli non esisteva, ed è sorto soltanto con l’arrivo della Casa Colonna.
Prima di allora, Anticoli (come gran parte dei paesi ciociari) era un piccolo borgo, del tutto privo di quella borghesia baronale che giustificherebbe i fastosi costumi d’epoca, sui quali è imperniata tutta la coreografia dei palii di quel tempo: ma in Toscana, non nei paesi a sud di Roma, governati dalla famiglia Caetani, che teneva i suoi sudditi nella più assoluta miseria. “L’affresco del pittore Tosti che si trova nella Sala consiliare del Comune, dove è rappresentato Bonifacio VIII, mentre gli viene offerta l’acqua miracolosa” è semplicemente l’idea di un’ artista, non la prova che l’acqua gli venisse portata con le anfore, da alcuni personaggi locali, essendo a tutti noto che gli venisse invece trasportata dalla sorgente, in località Fontanelle, di proprietà della famiglia Caetani, cui lui apparteneva. E lui stesso non è mai venuto in loco a passare le acque. Gli organizzatori, ignorando tutto di Bonifacio VIII, dicono: “di aver volutamente ricostruito, una leggenda, con un progetto da realizzarsi con tutte le contrade che si organizzano in una sfida per contendersi il privilegio di offrire al Papa, l’acqua che rompe la pietra (cioè i calcoli)” ma non sanno che si accingono a celebrare un Papa, che tra i tanti misfatti di cui si rese responsabile, va ricordato, quello di aver ordinato al suo esercito, di radere al suolo la città di Palestrina (che era, dopo Roma, una delle più illustri dello Stato Pontificio) e soltanto perché apparteneva alla famiglia Colonna, nemica dei Caetani.
Al Comune ed altri enti che si sono precipitati a dare il loro patrocinio alla manifestazione, c’è da chiedere: come si fa a finanziare una iniziativa di carattere storico, pur sapendo che viene presentata come leggenda.
Intanto, a Fiuggi, se proprio si volessero celebrare i fasti di un’epoca, essi non potrebbero che essere quelli della “Belle Epoque”, realmente vissuti, tra la fine del 1800 e gli anni venti- trenta del ‘900, che fu il periodo aureo di Anticoli di Campagna, e della Fiuggi termale e turistica. quando la crema dell’aristocrazia romana e partenopea, riempiva le Terme, e gli alberghi del Centro Storico, e di Fiuggi Fonte.
Questa è la sola storia del nostro Comune, degna di essere ricordata, perchè coincide con il periodo della sua crescita civile, economica e sociale, iniziata con l’ Unità d’Italia (dopo il 1870) e continuata fino ai primi decenni del secolo successivo. Va ricordata, anche perché tutti gli anni precedenti, compresi quelli di Bonifacio VIII, sono stati i secoli bui della storia di Anticoli.
Questi i luoghi e le strutture dei fasti fiuggini
Allorquando, ad esempio, tra l ‘800 e il ‘900 in Anticoli, molte famiglie numerose, decidendo di trasformare le loro abitazioni in pensioni-locande, o alberghi, furono le vere pioniere del turismo fiuggino. La Pensione Verghetti in Via Morgani; l’antico Palazzo Falconi, poi Albergo, in Piazza S.Stefano, con l’antica casa Zapponi; la Pensione Savoia, con le antiche case Ambrosi e Celani, in Piazza della Castellatura. Numerose altre erano in Via Maggiore, come le pensioni: Tailetti, Girolami (di Annuccella), Eden di Arcadio Girolami; le antiche case delle famiglie Martini e Santesarti, in Via del Riofreddo; nonché l’Hotel Pensione Alessandri, in Via Maggiore; la Pensione Belvedere di Antonio Alessandri in Via della Portella. Poi, in Piazza dell’ Olmo, l’Albergo Roma, i Bar De Carolis e Martini, l’Hotel Excelsior, e il Ristorante Tripoli. In Via della Barriera, infine, la Pensione Tripoli e la Trattoria Tre Abruzzi. Tra codesti operatori del turismo in Anticoli, ve ne sono stati molti che ebbero perfino il coraggio intraprendere la stessa attività alberghiera a Fiuggi Fonte, subito dopo la costruzione nel 1911 della Fonte Vecchia, contribuendo così al notevole sviluppo di Fiuggi come stazione turistica e termale di alto livello, fino alla metà del ’900. Dopo di che il declino. Questa è la vera storia che il nostro Comune dovrebbe rievocare, perchè tutti i secoli precedenti (compreso quello appena cominciato) sono da considerarsi i più bui della sua storia.
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